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Trapani: cosa vedere nella città delle 100 chiese

Trapani la città delle 100 chiese

Con la sua candidatura a Capitale italiana della cultura 2021, abbiamo pensato di farvi scoprire tutte le bellezze di Trapani, la città delle 100 chiese.

Chi visita il centro storico di Trapani la prima volta non potrà che provare un senso iniziale di disorientamento: ovunque ci si volti sembra non esserci che il mare. Il centro storico trapanese è infatti abbracciato dal mare su tre lati: da una parte il porto, da dove ci si può imbarcare per le isole Egadi, dall’altra il lungomare con le sue splendide spiagge costeggiate dai resti delle antiche mura e, all’estrema punta della città, la Torre Ligny.

Simbolo della città, la Torre Ligny fu realizzata a scopi difensivi nella seconda metà del Seicento dal viceré Claudio La Moraldo, principe di Ligny. Nel corso dei secoli è stata utilizzata anche come faro. Oggi la torre ospita il museo della preistoria.

Trapani è anche detta la città delle 100 chiese. Tra le strette stradine del centro abbondano gli edifici religiosi, per lo più in uno splendido stile barocco. Nella Cattedrale di Trapani, edificata nel ‘600, è possibile ammirare La Crocefissione del pittore fiammingo Van Dyck. Forse ancora più importante della cattedrale per i cittadini è la Chiesa del Purgatorio, che conserva al suo interno i Misteri di Trapani, 20 gruppi scultorei settecenteschi che gli artigiani locali realizzarono per farli sfilare ogni anno nel giorno del Venerdì Santo. La chiesa presenta una facciata arricchita da 12 statue.

Un pregiato portone catalano accoglie nella Chiesa di Santa Maria del Gesù, mentre la Chiesa del Collegio presenta una facciata manieristica realizzata nel Seicento. In stile gotico, invece, sono il rosone e il portale della Chiesa di Sant’Agostino, all’interno della quale si può trovare una fontana dedicata a Saturno. Importante è anche la chiesa di San Pietro, la prima chiesta cristiana costruita a Trapani: al suo interno è conservato un organo famoso in tutto il mondo, realizzato dal siciliano Francesco La Grassa nel 1842.

Non solo chiese, anche gli edifici civili trapanesi meritano di essere visitati, a partire da Palazzo Cavarretta o Sentatori, sede del Comune, in stile liberty. Non può mancare una visita al Museo regionale Agostino Pepoli: situato anell’antico convento trecentesco dei Carmelitani, adiacente alla Basilica di Maria Santissima Annunziata, il museo è tra i più importanti della regione. All’interno, tra le tante opere, è possibile ammirare il dipinto Le stimmate di San Francesco di Tiziano, nonché la serie dei dodici apostoli del fiammingo Guilliam Walsgart. Impressiona il visitatore la ghigliottina borbonica del 1800.

Impossibile, infine, non fare una visita alle saline di Trapani. L’oro bianco, così veniva chiamato il sale un tempo, è ancora oggi parte dell’economia della città anche, e forse soprattutto, dal punto di vista turistico. Tra i mulni salinari e i cumuli di sabbia intorno alle vasche (che si possono vedere nella stagione estiva), si può anche far visita al Museo del Sale a Nubia, per scoprire tutti gli affascinanti segreti di un antico mestiere.

Così come in tutta la Sicilia, Trapani delizierà anche il vostro palato. Vi segnaliamo due primi piatti in particolare: la pasta cu’ l’agghia, detta anche pesto alla trapanese, un piatto “povero” ma dal sapore intenso grazie all’aggiunta di mandorle crude, pomodoro crudo e pecorino, che va mangiata assolutamente con un tipo di pasta tipico della città, le busiate fatte in casa, e gli spaghetti con la bottarga di tonno rosso, una delizia come lo sono tutti i prodotti di tonnara in questa città. Se volete un dolce, allontanatevi pochissimi chilometri dalla città per mangiare un cannolo nel piccolo paese di Dattilo. Ne resterete estasiati.

Se volete scoprire la città di Trapani e le sue bellezze storiche, artistiche e naturali, cercate nel nostro sito internet i migliori agriturismi della provincia.


Articolo tratto dal magazine Prestige, realizzata da PassioneSicilia Edizioni.

Foto tratta da Pixabay.