Sebbene il capoluogo sia posizionato nell’entroterra siciliano, la provincia di Caltanissetta offre uno sbocco a mare con un litorale che si colloca tra le province di Ragusa e Agrigento.
Si tratta del Golfo di Gela, città che ha avuto, ed ha ancora oggi, una particolare rilevanza per l’economia dell’isola per il complesso petrolchimico dell’Eni, ma che ha ben altro da mettere in mostra. Gela è nata su quella che era un’antica polis greca, di cui restano numerose testimonianze. Tre le zone visitabili: Capo Soprano, l’Acropoli e il Bosco di Littorio.
Nella zona di Capo Soprano sono conservati i migliori esempi al mondo di architettura militare di epoca greca: dalle fortificazioni (le Mura Timoleontee), ai resti di un torrione di avvistamento.
A Gela si trovano anche le Terme Ellennistiche più antiche scoperte in Italia. Della zona sacra, a nord della città, rimangono visibili solo i basamenti di tre templi, ma del più grande, l’Athenaion, è rimasta in piedi una colonna in stile dorico che, alta quasi 8 metri, è diventata uno dei simboli della città. Da visitare il museo archeologico regionale, ricco di testimonianze di epoca greca.
Vicino Gela sorge un’altra zona costiera nel territorio di Butera, con il litorale di Falconara e del Desusino. Butera fu uno dei maggiori stati normanni in Sicilia per importanza, come dimostra anche il castello arabo-normanno che si trova all’interno del paese che, posizionato in una zona collinare che domina tutta la zona, era una prima importante roccaforte contro gli invasori provenienti dal mare.
La zona più interna è caratterizzata da numerosi castelli e borghi medioevali. Su tutti il Castello di Resuttano e, soprattutto, il Castello Manfredonico di Mussomeli (nella foto). Edificato tra il 1364 e il 1367, il castello è perfettamente mimetizzato nella roccia calcarea. Posizionato su un’impervia rupe, tanto da sembrare un nido d’aquila, l’edificio è al centro anche di diverse leggende, che hanno attratto numerosi turisti, tra donne murate vive al fantasma del re Martino I.
L’intera provincia, ricca di vigneti e aziende agricole, è poi un vero e proprio tesoro da scoprire per gli amanti dei cibi genuini e degli anitchi sapori, che possono anche trovare qui refrigerio dalle torridi estati siciliane. Una vacanza tra buon cibo e buon vino, dai monti al mare, per vivere intensamente ogni aspetto della regione.
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Articolo tratto dalla guida Agriturismo e turismo rurale 2019/2020.
Foto di Pcastiglione99 – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=79714307.