Il nostro viaggio per la provincia di Catania non può che iniziare con un’escursione sull’Etna, uno dei pochi vulcani attivi al mondo ad essere anche facilmente accessibile. Passeggiare sulle sommità del vulcano è un’esperienza affascinante. L’Etna è anche meta degli atleti amanti degli sport invernali, grazie alle due strutture sciistiche, una nel versante nord e una nel versante sud del vulcano.
Uscendo da Catania in direzione Messina, il lungomare propone tre tappe obbligatorie, tre perle di rara bellezza: Aci Castello, Aci Trezza e Acireale.
Aci Castello deve il suo nome proprio a un castello che sorge su un promontorio di roccia lavica, a picco su un mare cristallino. Incerta la sua datazione, ma già in epoca romana sul promontorio era presente una fortificazione, mentre il castello vero e proprio dovrebbe essere stato edificato in epoca bizantina. In estate sotto il castello è possibile vedere residenti e turisti fare il bagno a mare. L’interno, adibito a Museo Civico, presenta una torre quadrangolare che si trova al centro della fortezza.
Aci Trezza è una frazione di Aci Castello famosa per essere il luogo dove è ambientato il romanzo di Giovanni Verga I Malavoglia: nel paese è presente anche la Casa del Nespolo, che si ispira proprio alla storia del romanzo ed è adibita a piccolo museo. Davanti la costa ci sono i Faraglioni dei Ciclopi, o isole dei Ciclopi, un piccolo arcipelago che si è formato da un’intensa attività vulcanica. La leggenda vuole che siano le rocce lanciate dal ciclope Polifemo, ormai accecato, verso Ulisse, mentre l’eroe greco stava fuggendo.
Acireale è nota per le sue architetture barocche, a partire dalla piazza del Duomo, oltre che per il suo carnevale, tra i più importanti in Sicilia. Passeggiando per le sue splendide strade potrete assaporare anche una delle migliori granite alla mandorla esistenti.
A occidente, nell’entroterra della provincia di Catania, sorge la splendida Caltagirone, famosa per le sue ceramiche, la cui produzione ha avuto inizio addirittura in epoca greca. Simbolo del paese è la Scalinata di Santa Maria del Monte, con i 142 gradini interamente decorati con mattonelle di ceramica policroma prodotte da artigiani locali.
Tra il Parco dell’Etna e il Parco dei Nebrodi, sorge Bronte, famosa grazie alla coltivazione e produzione del pistacchio. All’interno del paese è possibile visitare il Castello di Nelson, circondato da un lussureggiante parco di quattro ettari. Nel territorio si trova anche la riserva naturale delle Forre laviche del Simeto. Meno famosa delle Gole dell’Alcantara, la riserva presenta gole e pareti di pietra lavica che accompagnano il percorso del creando un bellissimo paesaggio.
Per chi ama il mare, la provincia di Catania, soprattutto nel versante ionico, saprà offrire grandi spiagge, molte delle quali di ciottoli, e un mare cristallino. E, per i golosi, non mancano neanche i prodotti tipici, dal suddetto pistacchio alle granite, passando per i prodotti dello street food fino al pesce fresco, da mangiare assaporando i vini tipici prodotti nei vigneti sull’Etna. Perché il vulcano resta sempre il centro dell’economia di tutta la provincia.
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Articolo tratto dalla guida Agriturismo e turismo rurale 2019/2020.