Palermo è una città ricca di cultura, celebre per la sua architettura che racconta la storia della regione e che ancora oggi attira migliaia di turisti l’anno provenienti da ogni parte del mondo per ammirare la celebre Cattedrale e i palazzi in stile arabo-normanno. Non tutti sanno che però nella città sorge anche un edificio unico nel suo genere, la Palazzina Cinese, che tra le sue lussuose sale racconta un pezzo di storia della relazione tra l’Occidente e la Cina nei secoli scorsi.
La passione dell’Occidente per la Cina
Non è un segreto: ancora oggi in Occidente andiamo pazzi per la Cina. Se il Paese asiatico oggi è sinonimo di tecnologia e crescita economica, allo stesso tempo è fiero della sua storia e racchiude in sé tradizioni e opere d’arte uniche. Chi non ha sognato almeno una volta di visitare la Grande Muraglia? Sebbene la Cina sia molto lontana, noi Europei ancora oggi amiamo circondarci di elementi che ci ricordino le atmosfere di questo Paese. Ecco quindi che hanno estremo successo film come The Great Wall con Matt Damon e prodotto da Universal Pictures, che rielabora in chiave fantasy la storia cinese, quando non sappiamo cosa mangiare la sera spesso optiamo per il cibo cinese, visitando uno dei tanti locali di provincia o uno dei lussuosi ristoranti come Bon Wei a Milano, e se vogliamo giocare online possiamo scegliere se passare il tempo sfidando altri avversari a Super Sic Bo o Dragon Tiger live su Betway Casinò, accompagnati da croupier vestiti in stile cinese in sale da gioco digitali decorate in stile orientale.
Anche la Sicilia vanta un grande amore per la Cina, come si evince dall’organizzazione di mostre come Wonder China in cui, presso il Sicilia Outlet Village, sono state esposte le opere di Zhang Hongmei e Xu Deqi, dallo sviluppo di corsi di lingua e cultura come quelli organizzati dall’Istituto Confucio di Enna e dai comunicati del rettore dell’Università di Palermo riguardati lo sviluppo di progetti di studio tra Cina e Sicilia. Non tutti sanno, però, la passione dell’Occidente per la Cina non è recente, ma risale al XVIII con l’esplosione delle cosiddette cineserie, o chinoiserie, cioè la moda per abiti, decorazioni ed elementi d’arredo importanti dalla Cina o di chiara ispirazione cinese. Non ci si limitò però solamente a divani, vasi e camicie: l’amore per l’arte cinese portò addirittura alla costruzione di veri e propri edifici come la Palazzina Cinese di Palermo.
Alla scoperta della Palazzina Cinese
Con 4,5/5 su Tripadvisor, la Palazzina Cinese è considerata dal sito di viaggi la 36esima cosa da fare, o meglio visitare, tra tutte le attrazioni della Sicilia. L’edificio sorge nel Parco della Favorita a Palermo e risale al XVIII secolo, quando fu progettata e poi ampliata dall’architetto Giuseppe Venanzio Marvuglia, per Ferdinando III di Sicilia, con chiare ispirazioni allo stile cinese che si possono notare fin dall’esterno dell’edificio, il cui tetto è formato da una pagoda ottagonale. I richiami alla Cina non si fermano però qui: la visita alla palazzina si sviluppa sui tre piani dell’edificio nei quali è possibile trovare saloni, giardini, terrazzi e perfino grotte decorati in stile cinese e i cui dipinti rappresentano scene di vita quotidiana e vedute naturali ambientate in Cina. All’interno dell’edificio principale spiccano inoltre anche i dipinti di Giuseppe Velasco e la celebre tavola matematica, un tavolo situato nella sala da pranzo del palazzo che grazie a un meccanismo interno simile a un ascensore permetteva di far apparire le vivande direttamente davanti ai piatti dei commensali.
I chiari richiami allo stile cinese sono stati mantenuti anche nei padiglioni minori che sorgono intorno al palazzo e tra cui spicca quello in cui sorge la sede principale del Museo etnografico siciliano Giuseppe Pitrè. Fondato nel 1909, il museo negli anni cambiò molte volte sede fino ad approdare nel 1935 presso la Palazzina Cinese, dove oggi è possibile ammirare il nuovo allestimento inaugurato nel 2014 che si sviluppa in più di venti sezioni che percorrono la storia culturale e le tradizioni della Sicilia. Particolare enfasi viene posta alle aree dedicate alla tessitura e la filatura, all’arredamento, ai costumi tradizionali e alle ceramiche. Correda questo inestimabile patrimonio una biblioteca che vanta ben 30.000 volumi dedicati alle tradizioni della Sicilia, agli studi e alle corrispondenze di Pitrè e a stampe, incisioni e fotografie.
Ancora oggi è possibile fare un salto in Cina senza uscire da Palermo visitando la Palazzina Cinese, situata nel Parco della Favorita e che permette di scoprire qualcosa di più sul rapporto che i nostri antenati avevano con la Cina e imparare qualcosa di nuovo sulle tradizioni siciliane grazie al museo etnografico che sorge presso il palazzo.